- Per anni si è ritenuto che
malattia mentale e criminalità fossero indissolubilmente
legati
- In realtà numerosi studi
hanno confermato che la maggior parte dei criminali non presenta alcun disturbo
mentale
- La patologia psichica,
semmai, può rendere i soggetti più vulnerabili
Infermità e
malattia:
- Il codice penale parla solo
di infermità totale o parziale di mente
(rispettivamente artt. 88 e
89)
- In realtà la nozione di
infermità è più ampia di quella di malattia
- Una malattia è certamente
un’infermità, ma non viceversa
- La definizione medico – legale di malattia prevede:
a) Abnormità rispetto ad una media statistica
b) Dinamicità
c) Presenza di intervento sanitario
d) Presenza di disturbi
funzionali e apprezzabili
- Nella categoria della
malattia rientrano:
a) Alterazioni psichiche dovute
ad eziologia morbosa e organica
b) Schizofrenia
c) Disturbi maggiori dell’umore
d) Disturbi psichici più gravi
che sconvolgono la vita quotidiana
- Nella categoria di malattia NON rientrano invece:
a) Disposizioni abnormi delle facoltà intellettive di lieve entità
b) Disturbi della personalità
c) Parafilie
d) Reazioni psicogene
e) Disturbi d’ansia, somatoformi e dissociativi
Imputabilità:
- Inizialmente si tendeva a considerare il malato di mente sempre e
comunque non imputabile
- Ciò derivava da una concezione fortemente patologica e debilitante dei
disturbi mentali
- Con l’evolversi della psichiatria moderna (anche grazie all’antipsichiatria)
è cambiata sia la concezione
di malattia mentale, sia quella
dell’imputabilità del
malato
- Oggi si evita sempre di considerare non
imputabile a priori un malato di
mente, ma si tende a valutare approfonditamente ogni singolo
caso
BREVE STORIA DELLA PSICHIATRIA
- Fino all’illuminismo la
malattia mentale era considerata “demoniaca”:
il malato era un invasato, posseduto dal demonio
Settecento:
- Comincia una lenta evoluzione nel trattamento dei
malati mentali
- Gli ospedali si umanizzano
così come le terapie
Ottocento:
- Nell’Ottocento si comincia a studiare scientificamente i disturbi
mentali
- La psichiatria diventa gradualmente una scienza autonoma
- Forte influenza della neurologia e della psicoanalisi
Novecento:
- Si cominciano a creare quadri nosografici sempre più articolati
- Il trattamento è comunque considerato come custodia e i malati
come
alienati
- Nella seconda metà del secolo
si assiste invece ad un rapido
cambiamento che comporta una
netta umanizzazione del trattamento
psichiatrico
- In Italia nel 1978 viene
approvata la legge 180 (legge Basaglia), che chiude
definitivamente i manicomi
PSICOSI A BASE SOMATICA
Psicosi organiche:
- Sono dovute ad affezioni
sistemiche con interessamento cerebrale (disfunzioni endocrine, del
metabolismo, ecc) o diretta localizzazione encefalica (tumori, ascessi,
encefaliti, ecc)
- Sono poco interessanti in
campo criminologico
Psicosi tossiche:
- Dovute ad abuso di alcool,
sostanze stupefacenti e farmaci
- Particolarmente interessanti
in campo criminologico per i frequenti delitti commessi in stato di ubriachezza
PSICOSI FUNZIONALI
Schizofrenia:
- Malattia mentale che
compromette in maniera più grave il funzionamento psichico di un individuo
- Comporta una dissociazione
del pensiero e della personalità e un distacco
dalla realtà
- Secondo il DSM – IV –
TR per porre diagnosi di schizofrenia si devono presentare i seguenti
sintomi per almeno 6 mesi:
a) Deliri bizzarri, non
strutturati, assurdi
b) Allucinazioni
c) Eloquio e comportamento
bizzarri, disorganizzati o rallentati, catatonici
(→ “sintomi positivi” → se prevalgono si parla di schizofrenia
di tipo I)
d) Appiattiment o dell’affet tività, inerzia
volitiva, abulia (→
“sintomi negativi” →se prevalgono si parla di schizofrenia
di tipo II)
e) Lavoro e relazioni
interpersonali assai compromessi dall’esordi o del
disturbo
- In criminologia la fase più rilevante è quella dei sintomi positivi, in cui i pazienti
mostrano maggiore propensione ad agiti
aggressivi
- L’omicidio commesso dallo
schizofrenico è caratteristico per la rarità
o
l’inesistenza di un complice
- Nella fase negativa il paziente tende invece a commettere reati di poco conto
- La natura cronica del
disturbo porta spesso a deterioramento
mentale
- L’impunità è completamente esclusa in fase positiva,
parzialmente esclusa in fase negativa
Disturbi Deliranti Cronici
(Paranoia):
- Disturbo che presenta (al
contrario della schizofrenia) deliri ben strutturati, lucidi, non bizzarri
- Il sintomo basilare è proprio
quello del delirio
- Il paziente ha fede
incrollabile nelle proprie idee
- Il DSM – IV – TR riconosce
varie forme di paranoia:
a) tipo erotomanico
b) di grandezza
c) di gelosia
d) di persecuzione (paranoia
propriamente detta)
e) tipo somatico
f) tipo misto
g) tipo non specificato
- Il paziente paranoico, in preda ai propri deliri, può commettere i crimini più vari, dalla calunnia all’omicidio
Disturbo Psicotico Condiviso (Folie à Deux):
- Disturbo raro, più frequente tra le donne e nei soggetti con disabilità fisiche
che li rendono dipendenti da
altre persone
- Comporta un delirio che viene trasmesso da una persona
ad un’altra, più debole e recettiva, nel contesto di una relazione stretta
- Le persone coinvolte
presentano caratteristiche del tutto
simili
Disturbo Psicotico Breve
(Psicosi Reattiva Breve):
- Disturbo che comprende patologie mentali acute a comparsa
improvvisa
- Presenta disturbi, allucinazioni, disorganizzazione
di pensiero e comportamento, confusione,
disorientamento
- Compare solitamente dopo un
evidente stress fisico e/o psichico
- Dopo l’iniziale fase acuta, tende a regredire in tempi brevi (più
di un giorno, meno di un mese) fino al completo esaurimento
- Durante la fase acuta si
registrano spesso agiti aggressivi
che possono essere rilevanti a livello criminologico
- Un caso particolare è la psicosi
post – partum, che va diagnosticata il prima possibile per scongiurare
eventuali tentativi di suicidio o
infanticidio
Disturbi dell’Umore:
- Disturbi della sfera timica
che includono:
1) Depressione Maggiore
2) Disturbi Bipolari (Psicosi Maniaco –
Depressive)
- Il disturbo bipolare presenta
episodi alternati di depressione e
maniacalità
- L’episodio depressivo
presenta tristezza, pena, angoscia,
perdita di interesse
per
ogni attività, inappetenza, anedonia, abulia, ritiro sociale
- Nell’episodio maniacale il
quadro clinico è esattamente opposto a
quello depressivo: euforia, felicità, tachilalia, iperattività, insonnia
totale
- Gli episodi si alternano con polarità, periodicità e frequenza variabile
- Tra un episodio e l’altro
possono intercorrere anche periodi di
normalità
- Gli episodi depressivi hanno valore criminologico per la tendenza al raptus mealonicus (es: sterminio della
propria famiglia e conseguente suicidio)
- Ancor più interessante per la
criminologia è l’episodio maniacale,
che spesso
comporta la tendenza a condotte
disinibite
DISTURBI DEL CONTROLLO DEGLI
IMPULSI
- Insieme di disturbi che
implicano una irrefrenabile tendenza ad
assecondare ogni impulso, senza capacità di resistervi
- Il soggetto avverte una ingravescente tensione ed eccitazione prima
di
compiere l’atto e una grande soddisfazione dopo che l’ha
compiuto
Disturbo Esplosivo Intermittente:
- Comprende saltuari, ma
numerosi episodi di incapacità a resistere agli impulsi rabbiosi ed aggressivi
- Spesso comporta gravi atti di violenza sulle persone o
distruzione di proprietà
- Il soggetto dopo l’atto si
sente appagato, ma anche imbarazzato e dispiaciuto
Cleptomania:
- Consiste in una spinta impellente a rubare oggetti,
anche non necessari o facilmente acquistabili
- Normalmente il soggetto, dopo
il furto, getta via gli oggetti
- Il furto non è motivato da rabbia, ritorsione, vendetta né è programmato o realizzato con complici
Piromania:
- Tendenza irrefrenabile ad appiccare incendi in modo deliberato ed
intenzionale
- Il soggetto è attratto dal fuoco e da tutto ciò che lo
riguarda: spesso si aggira
intorno alle caserme dei vigili del fuoco
- Come il furto del cleptomane,
l’incendio del piromane non è
assolutamente motivato sentimenti negativi o da fini utilitaristici
DISTURBI DI PERSONALITA’
- Insieme di disturbi che
presentano caratteristiche disadattative
persistenti ed inflessibili, marcatamente diverse dalle aspettative della
cultura del soggetto
- Si può riflettere in varie
aree: cognitiva, affettiva, del funzionamento interpersonale e del controllo
degli impulsi
- Ne deriva un malessere generalizzato e un forte disadattamento sociale
- Spesso il paziente affetto da
disturbi di personalità presenta una storia
difficoltosa, costellata da problemi familiari
- I pazienti affetti da
disturbi di personalità non vengono
considerati malati di mente e la loro imputabilità
deve essere accuratamente analizzata
nell’ambito di ogni singolo caso
- Il DSM – IV – TR classifica i disturbi di personalità in 3 cluster:
a) Cluster A: Paranoide, Schizoide e Schizotipico
b) Cluster B: Antisociale, Borderline, Istrionico e Narcisistico
c) Cluster C: Evitante, Dipendente e Ossessivo – Compulsivo
- N.B.: spesso i pazienti mostrano una concomitanza di disturbi appartenenti a
cluster diversi
Disturbo Schizoide:
- Gli individui affetti sono persone chiuse, fredde, emotivamente
distaccate
- Non hanno amici o confidenti, sono poco interessati alle esperienze
sessuali
- Sono insensibili alle critiche o alle lodi
- Hanno grandi difficoltà ad inserirsi in ogni
ambiente sociale
- Di frequente commettono reati violenti (sessuali,
rapina, omicidio, ecc) con estremo distacco
e freddezza
Disturbo Paranoide:
- Persone diffidenti,
sospettose, che dubitano della correttezza e lealtà altrui, specialmente del
partner
- Rigidi, non tollerano rimproveri
- Inclini a reagire con rabbia e violenza
- Il disturbo paranoide non va confuso con la paranoia, che è
un disturbo delirante cronico con
precisi sintomi ideativi
- Se il disturbo paranoide è associato a quello schizotipico,
si viene a formare quella che una volta veniva detta personalità fanatica
- Tra gli affetti di disturbo
paranoide si trovano spesso membri di
movimenti terroristici, estremistici o appartenenti a sette criminose
Disturbo Schizotipico:
- Persone stravaganti, bizzarre, piene di sospetti
- Hanno credenze magiche e strane
- Pensiero e linguaggio iperelaborati, metaforici, eccentrici
- Scarso interesse sentimentale
Disturbo Borderline:
- Di definizione molto complessa e controversa
- Persone con spiccata instabilità e intensità nelle relazioni
interpersonali
- Alternazione di momenti di svalutazione ed idealizzazione dell’altro
- Grande variabilità polare dell’umore nell’arco di poche ore
- Forte impulsività
- Spesso compiono gesti di automutilazione o tendono al suicidio
- Forte tendenza ad abusare di alcool o droga
Disturbo Antisociale:
- Il paziente non riconosce i diritti altrui e tende
a violare costantemente le regole sociali
- Tendenza alla disonestà e alla falsità
- Grave deficit nel Super – Io
- Nessun tipo di rimorso
Disturbo Istrionico:
- Emotività eccessiva, continua ricerca
di attenzioni
- Sono persone che tendono alla
drammatizzazione e alla teatralità
- Spesso si comportano in modo sessualmente provocante
- Tipici di questo disturbo
sono la millanteria, la simulazione di reato, la
truffa e l’esercizio professionale abusivo
Disturbo Narcisistico:
- Il paziente ha una grandiosa immagine di sé e ricerca in
continuazione
conferme dall’ambiente a lui
circostante
- E’ assorbito da fantasie di successo, potere, bellezza
e fascino
- Si ritiene speciale
- Tende ad approfittare del prossimo
- Manca di empatia
- E’ presuntuoso, arrogante, invidioso e crede di essere lui stesso invidiato
- Spesso è intelligente e di buona estrazione sociale → non è raro trovarlo tra i
criminali dal colletto bianco
ALTRE FORME PSICHIATRICHE DI
RILEVANZA CRIMINOLOGICA
Ritardo mentale:
- Funzionamento intellettivo
significativamente al di sotto della media
- Esordisce nell’infanzia o comunque
entro i 18 anni
- Comporta spesso disadattamento sociale, anomalie
comportamentali, impulsività, irrazionalità e disinibizione sessuale
Demenza:
- Deterioramento del
funzionamento intellettivo in età adulta
- Vengono lese la memoria,
l’attenzione, le funzioni logiche, prassiche, di
riconoscimento, di critica e di programmazione
- Spesso comporta disinibizione sessuale
- Ha scarso interesse criminologico (al massimo reati sessuali minori,
quali esibizionismo o molestie)
PARAFILIE:
- Tipo di disturbo del
comportamento sessuale e
dell’ identità di genere
- Sono quelle che una volta si
indicava impropriamente come perversioni
- Spesso l’attività parafilica
è coatta ed impulsiva: i soggetti
non riescono a frenare gli impulsi
Fanno parte delle parafilie:
a) Esibizionismo
b) Feticismo
c) Pedofilia
d) Voyerismo
e) Masochismo
f) Sadismo sessuale
g) Froutterismo
In ambito criminologico hanno grande importanza per ciò che concerne i reati sessuali
Reazioni abnormi:
- Reazioni anomale e sproporzionate ad esperienze psicotraumatizzanti
- A volte la reazione può
svilupparsi in una vera e propria
psicosi temporanea
(v. Psicosi Reattive Brevi)
Epilessia:
- Scarica brusca, simultanea ed
acuta di un ampio gruppo di neuroni
- Il soggetto può essere
portato a compiere azioni estranee al
comportamento abituale e al suo pensiero
- Importanza criminologica ha
l’epilessia temporale, poiché
colpisce una zona
(lobo temporale) importante
per l’integrazione fra coscienza ed
emozione