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martedì 8 gennaio 2013

ASPETTI VITTIMOLOGICI DELLA CRIMINALITA’ STRADALE COLPOSA

Classificazione dei reati stradali colposi:

a) Reati in cui il rapporto criminale-vittima è quello consueto della criminalità dolosa, ossia l’incidente è creato intenzionalmente dal reo
b) Reati stradali senza vittime (guida in stato di ebbrezza, ecc)
c) Reati stradali con vittime, ma senza trasgressori (i responsabili sono ignoti)
d) Reati in cui l’attore è anche vittima dell’incidente

Tipi di vittima del traffico stradale:

1) Vittima innocente (che non ha ricevuto la precedenza, ecc)
2) Vittima provocatrice (guidatore giovane spericolato, anziano lento, ecc)
3) Vittima-trasgressore (l’autore e la vittima sono entrambi colpevoli)
4) Falsa vittima o simulatrice (che simula il colpo di frusta, ecc)
5) Vittima predisposta o accident-prone (concorso della vittima all’incidente)

Ruolo dell’alcool e dell’età:

- Negli incidenti stradali si è notato che l’alcool ha un ruolo di prim’ordine nell’eziologia
- Non da meno è anche l’età dei soggetti coinvolti: in ogni paese il tasso di mortalità stradale è massimo fra i 15 e i 24 anni  “stragi del sabato sera”

CONTESTI PARTICOLARI DI VITTIMIZZAZIONE
 Contesto familiare:

- Associato a violenze sessuali per le donne, abuso fisico, sessuale e psicologico per i minori e maltrattamento per gli anziani


Contesto scolastico:
- BULLISMO:
o Forma di oppressione in cui la giovane vittima sperimenta una situazione di sofferenza a causa di un coetaneo
o Il bullismo può assumere 3 forme di violenza:
a) Fisica
b) Verbale c) Indiretta
o I bulli spesso necessitano di avere il controllo sugli altri, sono
impulsivi, irritabili, e hanno scarsa sopportazione per la frustrazione
o Le vittime spesso sono ansiose, insicure, sensibili, calme, con scarsa autostima e fisicamente più deboli dei bulli

Contesto lavorativo:
- MOBBING:
o Comunicazione ostile ed immorale diretta in maniera sistematica da uno o più individui verso un altro individuo
o Il termine deriva da to mob ed è stato coniato da Konrad Lorenz in ambito etologico col significato di un attacco collettivo di una moltitudine di animali più deboli contro un animale più forte

- SEXUAL HARASSMENT:
o Comportamenti intrusivi ed umilianti a connotazione sessuale o vanno dalle insinuazioni verbali sino al contatto fisico

Contesto affettivo:

- STALKING:
o Molestie e atteggiamenti assillanti, comportamenti di controllo ripetuti e intrusivi o To stalk, contesto di caccia, “pedinare”, “braccare”
 
Vittime collettive:

- Categorie di soggetti colpiti soprattutto in ragione dell’appartenenza ad una collettività di persone
- Es: genocidi, guerre, crimini contro l’umanità, discriminazione razziale, schiavitù, ecc

LA VITTIMOLOGIA “UMANISTICA”

- Nel corso del XX secolo si è passati da una concezione della vittima come strumento di analisi del crimine e del criminale ad una più umana di soggetto che ha subito un reato e che come tale deve essere assistito
- Si è parlato a tal proposito di “Vittimologia Umanistica”

Danno primario e danno secondario:

- In vittimologia sono stati distinti 2 tipi di danno:
a) Danno primario: determinato direttamente dall’azione criminosa (perdite
economiche, danni fisici, ecc)
b) Danno secondario: determinato dagli effetti negativi della risposta sociale formale (polizia e altre autorità) e informale (famiglia, amici, ecc)
- Il danno secondario alle volte assume i connotati di una vera e propria rivittimizzazione

Giustizia riparativa:

- Spesso le istituzioni si sono poste il problema di individuare i metodi di erogazione di un risarcimento e di un indennizzo per le vittime dei crimini
- Un altro aspetto interessante è quello della mediazione penale (vedi capitolo 7)
- In Italia non esiste ancora nessun servizio nazionale per l’assistenza alle vittime di reato



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