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martedì 28 agosto 2012

LA CRIMINALITA’ MINORILE

CAPITOLO SESTO


LA SPECIFICITA’ DELLA DEVIANZA MINORILE

L’imputabilità del minore in Italia:

- In Italia vi sono 2 soglie anagrafiche al di sotto delle quali la responsabilità penale è attenuata o esclusa:

a) Infanzia penale: 0 – 14 anni, l’imputabilità è totalmente esclusa

b) Infradiciottenni: 14 – 18 anni, l’imputabilità è valutata di volta in volta

- Tempus commissi delicti: la pena è legata sempre all’età dell’agente nel momento in cui è stato commesso il reato

Fattori di rischio del periodo adolescenziale:

- Durante l’adolescenza vi sono numerose variabili che possono compromettere un corretto e lineare sviluppo della maturità psichica:

a) Instabilità psico – affettiva

b) Crisi del senso di identità personale

c) Ambivalenza delle manifestazioni comportamentali

d) Fragilità e labilità del l’Io

e) Tendenza alla reazione (imitazione, identificazione, 
rifiuto, dimissione, compensazione e opposizione)

- In linea di massima, l’immaturità costituisce comunque un elemento essenziale dell’adolescenza

DIFFICOLTA' NELL'ACCERTAMENTO DELL'IMPUTABILITA' DI UN MINORE



Tipi di età:

- Nella valutazione della maturità di un minore si deve tenere conto di 4 tipi di età:

a) Età anagrafica: età semplice, verificabile con l’atto di nascita

b) Età mentale: livello di sviluppo dell’intelligenza rispetto ad un’età
anagrafica di riferimento

c) Età somatica: livello di sviluppo fisico

d) Età sociale: livello di sviluppo delle competenze sociali

Calcolo del Quoziente Intellettivo (Q.I.):

- Il Quoziente Intellettivo di una persona si calcola dividendo l’età mentale per l’età fisica e moltiplicando il risultato per 100:

Q. I. = E M/EF x 100
- Valori di riferimento 
(sempre in base ad un’età anagrafica):

Superdotato: + 100

Normale: 70 – 90

Lieve RM: 50 – 70

Moderato RM: 35 – 50

Grave RM: 20 – 35

Molto grave RM: - 20




Stadi dello sviluppo psicologico:

- Nello sviluppo psicologico della personalità si distinguono 6 stadi:

a) Infanzia: fino a 6 anni

b) Fanciullezza: da 6 a 11 anni

c) Preadolescenza: da 12 a 14

d) Adolescenza: da 15 a 18 anni

e) Postadolescenza: da 19 a 25 anni



- Bisogna comunque ricordare che lo sviluppo fisico e quello psicologico sono relativamente indipendenti l’uno dall’altro

Valutazione dell’imputabilità del minore:

- In Italia la valutazione dell’imputabilità è obbligatoria nel caso dei minori

- Spesso è il giudice stesso a valutarla

- Il ricorso allo specialista viene normalmente istituito dal giudice nei casi di sospetta infermità

- Infatti il giudice ha la facoltà, ma non l’obbligo di richiedere un parere tecnico




ANDAMENTO RECENTE DELLA CRIMINALITA’ MINORILE IN ITALIA

- Nonostante vi sia un aspetto relativamente “fisiologico” della criminalità minorile, negli ultimi anni il fenomeno in Italia ha subito grandi cambiamenti

- Si sono venute a creare infatti “nuove criminalità minorili” :

a) Delinquenza collegata alla grande criminalità organizzata

b) Devianza dei minori stranieri

c) Criminalità minorile nomade

d) Criminalità minorile della classe benestante

- La delinquenza minorile dei ragazzi stranieri è solitamente strumentale, mentre quella degli italiani è spesso espressiva ed immotivata

- In generale in questi ultimi anni si è assistito ad un netto incremento della criminalità minorile, sia violenze che reati contro la proprietà


CARATTERISTICHE DEL TRIBUNALE E DEL PROCESSO MINORILE




Tribunale Minorile:

- Il Tribunale Minorile è costituito, in ogni sede di Corte d’Appello , da:

a) un magistrato di Corte d’Appello che funge da Presidente

b) due giudici onorari esperti in qualche settore criminologico

- La sua competenza è penale, civile ed amministrativa















Processo Minorile

- Il processo minorile, per non gravare troppo sul giovane imputato, solitamente si attiene a 3 principi:

1) Principio di adeguatezza: le disposizioni vengono applicate in adeguatezza alle esigenze educative e alla personalità del minore

2) Principio di minima offensività: l’impatto del processo sul minore deve essere il più lieve possibile

3) Principio di de-stigmatizzazione: il processo non deve comportare una svalutazione sociale dell’immagine del minore

- Il p.m. in certi casi può chiedere al giudice un’istanza di non luogo a procedere per “irrilevanza del fatto” che determina la chiusura del procedimento senza alcuna conseguenza per l’imputato

- Il giudice minorile può inoltre applicare una pena diminuita o il perdono giudiziale



Il Centro per la Giustizia Minorile:

- Ha competenza regionale

- Comprende:

a) Uffici di servizio sociale

b) Istituti penali

c) Centri di prima accoglienza

d) Comunità

e) Istituti di semilibertà







mercoledì 4 luglio 2012

LA METODOLOGIA DELLA RICERCA IN CRIMINOLOGIA

L'IMPOSTAZIONE DI UNA RICERCA

-   Una ricerca deve risultare soddisfacente in termini di:
a) Sistematicità
b) Verificabilità
c) Capacità teoretica
d) Capacità cumulativa
e) Capacità predittiva

SCHEMA GENERALE DI UNA RICERCA CRIMINOLOGICA

1) Scelta del tema ed eventuale formulazione di ipotesi
2) Pianificazione della ricerca
3) Raccolta dei dati
4) Elaborazione dei dati
5) Verifica delle ipotesi

FINALITA’ DELLA RICERCA Conoscitiva/descrittiva:

-   Vuole descrivere il fenomeno
-   Si interroga sul come

Causale:

-   Vuole spiegare il fenomeno
-   Si interroga sul perché

Quantitativa → Metodo statistico

Qualitativa → Metodo induttivo

TECNICHE DI RILEVAZIONE DEI DATI Colloquio clinico:

-   Contesto istituzionale non neutrale (carcere, tribunale)
-   Comprende:

a)  Dialogo diretto
b)  Test psicologici (d’efficienza e di personalità)
c)   Raccolta di biografie
d)   Intervista giudiziaria


Intervista:

-   Simile al colloquio, ma più formale
-   Può essere:

a)  Strutturata
b)  Non strutturata
c)  Diretta
d)  Indiretta

Tecniche di laboratorio:

-   Riguardano particolari casi di osservazione clinica o di verifica di ipotesi biologiche
-   Hanno scarsa rilevanza nella ricerca criminologica

Osservazione diretta

-   Il ricercatore si “immerge” nel fenomeno
-   Può essere:

a)  Partecipante
b)  Non partecipante

STATISTICA CRIMINOLOGICA

-   La maggior parte delle statistiche criminali parte dalle denunce o dagli
interventi d’ufficio → sono legate alla  notitia criminis

-   In Italia esistono le seguenti statistiche:
a)  Statistiche giudiziarie ISTAT o Annuario statistiche giudiziarie penali:

→  Statistica processuale
→  Statistica penitenziaria
→  Statistica della delittuosità (no contravvenzioni)
→ Altre statistiche

-   Non tutti i reati vengono denunciati e non tutti quelli denunciati vengono confermati da sentenze  la criminalità reale è impossibile da conoscere

CRIMINALITA’ REALE, APPARENTE E LEGALE

Criminalità reale:

-   Numero effettivo dei crimini commessi
-   E’ impossibile da conoscere

Criminalità apparente:

-   Dati statistici sulle denunce e sugli interventi giudiziari
-   Si basa solo sulla notitia criminis

Criminalità legale

-   Dati statistici sui crimini confermati da sentenze giudiziarie

Numero oscuro (dark number):

-   Differenza tra criminalità reale e criminalità apparente
-   Rappresenta il numero ignoto di crimini commessi ma non denunciati o scoperti